la demenza Frontotemporale (FTD)

Vi sono molte altre condizioni cliniche che possono provocare sintomi ascrivibili a demenza, quali la demenza Frontotemporale (FTD), la demenza a corpi di Lewy, l’atrofia corticale posteriore, il complesso Parkinson-demenza, la demenza vascolare e la demenza mista.

La locuzione Demenza frontotemporale (FTD) è un termine generico usato per indicare tutte quelle malattie degenerative che colpiscono i lobi cerebrali frontale e temporale. Essenzialmente esistono quattro forme di demenza frontotemporale:

  • FTD variante comportamentaleche provoca problemi comportamentali e disturbi della personalità;
  • l’afasia primaria progressiva che compromette la fluenza o la capacità di reperimento della parola;
  • lademenza semantica che causa deficit di riconoscimento e di comprensione del linguaggio;
  • la paralisi sopranucleare progressiva (PSP) caratterizzata da instabilità posturale con aumentato rischio di salute

Le cause di queste tre forme di demenza sono ancora ignote. Nel 50 % dei casi è stata osservata una spiccata familiarità. La DFT colpisce indistintamente uomini e donne e insorge per lo più tra i 45 e i 60 anni. È più rara della malattia di Alzheimer, tranne che nei soggetti di età inferiore a 65 anni.

I sintomi della FTD variano a seconda di quale parte della corteccia cerebrale è interessata dal processo degenerativo:

–       se vengono colpiti i lobi frontalirisulteranno compromesse le funzioni esecutive,cioè tutte quelle abilità che ci permettono di pianificare e sequenziare le nostre azioni, monitorare e correggere gli errori. Inoltre il paziente manifesterà disturbi comportamentali e di personalità, difficoltà nelle relazioni interpersonali, nella presa di decisioni, disturbi del linguaggio e della funzione motoria.

–       i lobi temporali oltre a svolgere un ruolo essenziale per la memoria, sono coinvolti anche nel linguaggio e le emozioni. Se la perdita neuronale interessa queste aree, il paziente avrà difficoltà a capire le parole, parlare, leggere, scrivere, e collegare le parole con il loro significato. Difficoltà a riconoscere gli oggetti e mettere in relazione appropriate emozioni a oggetti ed eventi, a riconoscere le emozioni e rispondere adeguatamente a loro.

Attualmente è non sono disponibili trattamenti specifici, ma solo farmaci che possono ridurre l’agitazione, irritabilità e / o la depressione.

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    Bibliografia

    1. http://www.centroalzheimer.org/area-familiari/altre-demenze/
    2. alz.ch
    3. Frisoni, G. B. et al.Imaging markers for Alzheimer disease: Which vs how. Neurology 81,487–500 (2013).