I problemi motori dell’anziano sono conseguenze naturali del processo di invecchiamento. Ma i disturbi di deambulazione sono allo stesso tempo anche la causa di ulteriori limitazioni, non solo nel fisico. Perciò servono soluzioni apposite.
I PROBLEMI MOTORI DELL’ANZIANO
La vita degli anziani può essere complicata da malattie che implicano affaticamenti e difficoltà motorie. La deambulazione è l’atto di camminare, che può essere ridotta o perduta a causa di problemi con l’anca, l’osteoporosi o problemi con il femore e altre disfunzioni degli arti. Infatti con il passare degli anni si verificano lente e progressive modificazioni a livello di postura, che nel soggetto anziano si ripercuotono sulla capacità di controllare ed eseguire correttamente i movimenti. Dunque i disturbi della deambulazione riguardano in primo luogo il rallentamento della velocità di marcia, accompagnato da riduzione della fluidità, della simmetria e della sincronia dei movimenti corporei. I passi sono più corti e a base leggermente allargata, aumenta la durata della fase di appoggio e si riduce l’ampiezza dei movimenti articolari, specie a livello dell’anca.
I PROBLEMI DI DEAMBULAZIONE PER ANZIANI SANI
In qualsiasi individuo di terza età diminuiscono le prestazioni fisiche, sensoriali e reattive. Nei soggetti più sani si riscontra una tendenza a camminare molto eretti, con accentuata lordosi lombare e talvolta accorciamento dei flessori dell’anca, con rotazione dei piedi verso l’esterno durante il cammino. Questa postura porta a diminuire il carico a livello degli arti inferiori, con bacino limitato nei movimenti.
La velocità di deambulazione (velocità di marcia) rimane stabile fino all’età di 70 anni circa; successivamente si riduce di circa il 15% per decennio per la marcia normale e di circa il 20% per decennio per la marcia massimale. La velocità si riduce perché l’anziano fa passi più corti. Diverse ipotesi sono state proposte per spiegare la riduzione della lunghezza del passo.
I PROBLEMI DI DEAMBULAZIONE PER ANZIANI IN CONDIZIONI CRITICHE
La situazione peggiora per gli anziani più colpiti da senilità o altre disfunzioni patologiche, soprattutto a livello neurologico. La simmetria dei movimenti e la coordinazione sono seriamente compromesse, così che i due lati del corpo tendono a muoversi in maniera totalmente diversa tra loro. Ne deriva la diminuzione o la totale perdita del controllo motorio e della capacità di deambulare in sicurezza, atteggiamento tipico dell’anziano.
Spesso, in età avanzata, la paura di cadere e la sensazione di instabilità provocano una resistenza nei movimenti, cioè rende incapace l’anziano a iniziare correttamente la deambulazione e a irrigidirsi, sviluppando una postura scarsamente mobile, con notevoli ripercussioni anche nella sfera emotiva.
La riduzione nell’utilizzo degli arti per una corretta deambulazione, può essere anche un motivo di valutazione nel grado d’invalidità dell’anziano. Infatti, gli anziani che hanno difficoltà deambulatorie e altre malattie, possono richiedere un assegno di accompagnamento, per avere un aiuto in casa.
LA PREVENZIONE
E’ dimostrato che minimi livelli di attività fisica aiutino a mantenere la mobilità, anche in pazienti affetti da malattia. Camminare regolarmente o mantenere uno stile di vita fisicamente attivo è la raccomandazione più importante. Una programma di marcia regolare di 30 min al giorno è la singola attività più efficace per il mantenimento della mobilità. La prevenzione comprende anche esercizi per la resistenza e per l’equilibrio. Gli effetti di uno stile di vita attivo sull’umore e la fiducia sono probabilmente tanto importanti quanto il loro effetto sulla fisiologia.
LA SOLUZIONE: PROFESSIONALITÀ E ASSISTENZA CONTINUA
Una corretta deambulazione o un aiuto al fine che questa possa essere ottimale è necessaria per un anziano, questo perché l’aspettativa di vita di una persona anziana è unita anche alla sua capacità di camminare e di essere autonomo non solo in casa ma anche fuori casa. La deambulazione corretta o agevolata permette all’anziano di riuscire a fare ancora quelle azioni che compievano anche prima di avere problemi di deambulazione.
I problemi legati agli arti, possono essere alleviati da un percorso di fisioterapia eseguito dai professionisti del settore. I fisioterapisti possono aiutare gli anziani a riprendere alcune delle funzioni deambulatorie perse, attraverso percorsi e terapie mirate. Tra le terapie ottimali per aiutare l’anziano a riprendere almeno in parte le proprie capacità motorie, ci sono le attività all’interno di piscine con vari gradi di temperatura. Non solo, ci sono percorsi di cammino accompagnati dai fisioterapisti, ma anche attività di ginnastica dolce per riuscire a riprendere mobilità degli arti.
IL RUOLO DI AIUTO DELL’OPERATORE SOCIO SANITARIO IN UNA RSA
L’aiuto dei pazienti con deambulazione difficoltose è una delle attività con cui l’Operatore Socio Sanitario in una RSA si deve confrontare spesso. Queste difficoltà soprattutto nell’anziano si manifestano con velocità rallentata, riduzione della fluidità e della sincronia dei movimenti.
Se avete bisogno di consigli e aiuto per accudire i vostri cari, vi invitiamo a leggere le nostre informazioni di base e a compilare il modulo qui sotto: