È ormai ampiamente noto che l’Italia sia un Paese ad alto tasso di anzianità, con una cittadinanza over 65 in costante crescita sul numero totale della popolazione. Altro fatto noto, tra tutte le Regioni italiane è proprio la Liguria quella con la più alta percentuale di anziani, sia autoctoni che trasferitisi da altri territori del Bel Paese.
Si tratta di un dato per molti versi positivo: una maggior quantità di anziani è indice di una più alta aspettativa di vita, sia in termini di longevità che del generale stato di salute e benessere necessario a raggiungere un’età avanzata. Vi sono tuttavia altri aspetti da considerare in termini di che cosa significhi per il futuro dell’Italia un sensibile squilibrio tra fasce d’età.
Ma quali sono, di preciso, le cifre relative alla terza età in Italia?
I dati statistici sugli anziani in Italia
I dati pubblicati dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) tracciano un quadro molto chiaro: in Italia l’età media della popolazione è oggi di 44,7 anni (48,3 in Liguria), la più alta mai registrata. Nel 2017 gli over 65 rappresentavano il 35% della popolazione italiana totale e il 30% di quella europea, contro il 22,5% di vent’anni fa.
I numeri sono alti anche per quanto riguarda la longevità. Nel nostro Paese la speranza di vita alla nascita è di 83,4 anni, in netta ascesa rispetto al 2015 (82,7 anni) e seconda in Europa solo alla Spagna (83,5). Nel corso dell’ultimo decennio è inoltre raddoppiato il numero dei centenari, con la Sardegna medaglia d’oro per densità di over 100 sulla popolazione complessiva.
L’Italia futura: sempre più anziani per numero ed età
In generale, nel 2018 gli italiani oltre i 65 anni sono stati 13,64 milioni contro i 13,53 milioni del 2017. Parliamo di 34,8 over 65 su 100 persone in età lavorativa, quasi un quarto sulla popolazione totale. In Liguria sono oltre 440.000 gli over 65 di cui quasi 165.000 nella sola città di Genova, con un picco clamoroso di 254 anziani (è di 169 la media italiana) ogni 100 giovani sotto i 14 anni.
Le cifre non sono certo più incoraggianti sul lungo periodo: si stima che la popolazione italiana calerà dai circa 60 milioni di persone attuali a 54 milioni entro il 2065. Nel 2050 gli over 65 saranno 20 milioni, di cui 4 milioni sopra gli 85 anni, dato favorito da un’ulteriore innalzamento dell’aspettativa di vita a 86,1 anni per gli uomini e 90,2 anni per le donne.
I dati sulla salute e il futuro dell’assistenza
La statistica ci fornisce anche un’immagine chiara di quali siano le maggiori problematiche degli anziani in Italia: il 9% soffre di problemi alla vista e il 18% all’udito, mentre il 35% fatica nella deambulazione su medie distanze (500 metri) e nell’affrontare rampe di scale. L’11% degli over 65 ha difficoltà nel curare la propria persona, il 36% nel gestire incombenze quotidiane, finanze personali e terapie mediche, e il 44% nel prepararsi i pasti.
In generale, oggi in Italia vi sono per ogni 100 lavoratori ben 56 individui a carico, che in Liguria aumentano a 65,7. In futuro sarà quindi in forte e sempre maggiore aumento la rilevanza del settore assistenziale, con la cura dell’anziano sempre più al centro delle misure necessarie per un corretto funzionamento della società.
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